domenica, Maggio 19, 2024
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La Palestina è il dito nell’occhio del neocolonialismo occidentale

Decine di migliaia di morti civili, bambini, donne e uomini, milioni di case distrutte sono l’enorme tributo di sangue che il cosiddetto “occidente democratico” sta infliggendo al martire popolo palestinese. Tutto ciò non può farci girare la testa dall’altra parte e fare finta che quello che sta succedendo non debba interessarci. Vediamo il mondo politico italiano preso dalle beghe casalinghe, dalla inutile diatriba tra candidati leader sì candidati leader no e non riescono a vedere al di là del loro ombelico, coscientemente o no.
Vediamo un mondo, come quello universitario statunitense, che reagisce allo sterminio di esseri umani e che in varie parti del mondo viene brutalmente represso dalla polizia di governo, che sbraita contro Putin, ma ipocritamente si comporta come qualsiasi autocrate contrariato.
L’Unione Inquilini è e sarà sempre dalla parte di chi oggi protesta contro un mondo che non ci rappresenta. Contro chi utilizza guerra e fascismo per consolidare il potere costituente che drena risorse pubbliche per versarle nelle tasche della finanza capitalista. Contro chi distruggere case e uccide abitanti per farne in un secondo tempo business capitalistico con la ricostruzione. La strategia di guerra è il consolidamento delle politiche economiche che strutturano le nostre città e le nostre vite. Salari più bassi, sfruttamento, precarietà e distruzione del welfare statale a favore del mercato e della finanza sono la base che vediamo ogni giorno ripercuotersi sugli abitanti che si presentano ai nostri sportelli cercando una soluzione ai loro problemi.
Non abbiamo la bacchetta magica. L’unica soluzione, per noi, è la costruzione con altre molteplicità di soggetti di organizzazione. Ripercorrere l’individualismo soggettivo, anche come organismo sindacale, non solo è fallimentare ma è dannoso per la nostra società umana. Per questo, come Unione Inquilini, stiamo percorrendo la strada che abbiamo deciso all’unanimità nel nostro ultimo Congresso, cioè quella della costruzione della Coalizione Sociale, partecipando ed essendo parte fondate del Social Forum sull’Abitare, a
Della Rete dei Numeri Pari e della “Via Maestra “ intrecciando discussione, confronto e decisioni di mobilità.
Non ci sono altri mezzi per cambiare lo stato di cose reali.
Per questo oggi siamo al fianco del Popolo Palestinese e di tutti i Popoli che subiscono il macello del neoliberismo.
Siamo al fianco degli universitari statunitensi e auspichiamo di esserlo in futuro di quelli italiani che protestano contro il genocidio del governo fascista di Netanyahu.
Siamo e saremo in piazza al fianco di chi vuole che la parola democrazia non sia solo una vuota parola in bocca alle élite predatori di questo pianeta.
L’Unione Inquilini c’è.
e tu da che parte stai?

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