domenica, Dicembre 8, 2024
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Case Ater, Unione Inquilini Roma: sbagliato il pareggio di bilancio

Casa, Ater: “Ci stupiamo dello stupore del Presidente della Regione Lazio Rocca, sulla presenza nelle case Ater di famiglie con redditi alti. Non sono centinaia, sono migliaia con redditi superiori alla decadenza ma questo è frutto della scelta scellerata di imporre alle Ater il pareggio di bilancio, impossibile con canoni medi di 100 euro che garantiscono la casa a famiglie con redditi bassi.”

In merito alle dichiarazioni del Presidente della Regione Lazio Rocca, rese in una intervista al Corriere della Sera, l’Unione Inquilini di Roma in una nota ha dichiarato:

“Che il Presidente Rocca si stupisca della presenza in Ater di famiglie anche con 100.000 euro di reddito, dichiarati nei censimenti, stupisce noi.

“Non c’è alcuno stupore da esternare in quanto da decenni si è fatto il madornale errore di obbligare le Ater del Lazio al pareggio di bilancio.

“Un pareggio di bilancio che per le Ater si raggiunge solo tenendo tra gli assegnatari famiglie con reddito da decadenza che casomai dovrebbero transitare nel social housing e con i canoni sanzionatori delle famiglie occupanti.

“Ora le Regione Lazio decida cosa vuole fare, se mantiene l’obbligo di pareggio di bilancio non può stupirsi della presenza di famiglie con redditi da decadenza dell’assegnazione. Se al contrario ritiene che le case popolari debbano essere un intervento sociale per famiglie a basso reddito allora si proceda alla abolizione dell’obbligo di pareggio di bilancio, che non ha nulla a che vedere con un bilancio corretto e con un bilancio trasparente.

“Infine sui canoni a 7 euro sappia il Presidente Rocca che sono gli affitti per soli pensionati con la pensione minima, secondo il Presidente Rocca cosa dovrebbe pagare uno con la sola pensione minima?  Tenuto conto che oltre all’affitto ci sono onerose spese accessorie e di riscaldamento ben superiori ai 7 euro?

“Sappia la Regione Lazio che il canone sociale va difeso e difenderemo affitti nelle case popolari che siano rapportati ai redditi.”

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