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L’Agenda del Social Forum di Bologna

In cammino insieme verso un nuovo diritto dell’abitare. Per combattere le disuguaglianze. Per la dignità e il diritto al futuro.

Noi partecipanti al Social Forum dell’Abitare di Bologna del 18/20 aprile 2024 riteniamo che sia necessario mettere al centro dell’agenda sociale e politica del paese il tema del diritto all’abitare. Le liste di attesa per alloggi pubblici, la mancanza “cronica” di offerta abitativa sia pubblica che privata, i processi di privatizzazione e di svendita dei beni pubblici, non fanno che aumentare le disuguaglianze nel nostro paese.

Abbiamo bisogno di una nuova stagione che, partendo dalle tante esperienze di resistenza e di proposta, sia capace di dare risposte concrete alla crisi abitativa e ai bisogni d i tutti coloro che desiderano.

L’appuntamento di Bologna segna l’avvio di un nuovo movimento orizzontale sul tema dell’abitare che tiene connesse reti sociali, sindacali, studentesche, della finanza etica, della ricerca scientifica, del terzo settore, e dell’attivismo ambientalista, femminista, lgbtquia+ e antirazzista che per semplicità lo chiameremo “abitare in Un movimento che nasce dalle tante e dai tanti che in questi anni non sono rimasti a guardare animando nella società risposte e soluzioni possibili, in un contesto dove è venuto a mancare “il governo pubblico” delle politiche abitative, della programmazione e del sostegno alla sperimentazione.

Questo nuovo movimento si muove su alcune linee di fondo condivise:

  1. Non esistono politiche abitative senza un protagonismo delle istituzioni pubbliche nella programmazione e nell’investimento per la realizzazione di nuovi alloggi e nella
    manutenzione di quelle esistenti;
  2. è necessario dotarsi a livello nazionale e locale di una legislazione che permetta l’uso dei beni comuni a fini abitativi e sociali da parte delle comunità territoriali;
  3. va aumentato lo stock abitativo riducendo l’impatto degli affitti brevi e a libero mercato, aumentando la disponibilità di alloggi in locazione a prezzi sostenibili;
  4. abbiamo bisogno di territori accoglienti e di politiche di rigenerazione che siano capaci, partendo dalle connessioni sociali presenti, di rendere le periferie dei luoghi vivaci e vivibili. L’abitare deve tenere insieme le politiche di welfare e le politiche ambientali, con i diritti individuali e collettivi.

Non partiamo da zero.

Il documento di convocazione dell’appuntamento di Bologna e le tesi che ne sintetizzano i
contenuti, sono il patrimonio condiviso da cui partire. Il nostro paese, unitamente a tante
esperienze nel mondo, è attraversato da campagne e attività che pongono al centro il tema dell’abitare e del diritto alla casa.

Il Social Forum vuole essere uno spazio di promozione, discussione e messa in movimento di idee e pratiche locali che spesso faticano ad emergere, per assumere tutti insieme la giusta rilevanza sociale e politica. Le campagne promosse dalle singole ret i locali devono continuare, trovando nella strada che parte dal Social Forum una linfa per crescere. Per questo invitiamo tutti a condividere i propri percorsi e farle vivere nei territori partendo dai bisogni che quei territori esprimono.

Ribadiamo che nel nostro paese le risorse ci sono. Possono essere trovate attraverso una fiscalità che colpisca le grandi ricchezze e le grandi proprietà immobiliari, attraverso la riduzione delle spese militari e la cancellazione del di progetti di infrastrutture inutili. Risorse che, unitamente a quelle del PNRR che vogliamo finalizzate a fini pubblici e non per interessi privati, potrebbero fronteggiare l’emergenza abitativa, compresa quella degli studenti universitari fuorisede.

Riteniamo inoltre importante alimentare il confronto con quelle amministrazioni che stanno avviando, anche con dei nuovi piani casa, l’uso dei beni comuni in modo partecipato, e che intendono mettere a disposizione il proprio patrimonio per scopi sociali e abitativi, nonché per una per una valorizzazione ecologica dei territori.

È altrettanto necessaria la definizione di una grande campagna che promuova una cultura dell’inclusione al fine di permettere a tutti di accedere all’affitto di un immobile a prescindere dal colore della pelle della provenienza.

Per fare tutto questo pensiamo sia utile che permanga una struttura leggera nazionale di Coordinamento tra i territori e le realtà che hanno animato l’appuntamento di Bologna, con il compito di mantenere vivo il dibattito e promuovere e  le azioni necessarie per riportare al centro dell’interesse pubblico il tema dell’abitare. Abbiamo bisogno che il Coordinamento promuova azioni al fine di costruire tra i territori e le varie esperienze un linguaggio comune e renda più continuativo lo scambio e le azioni comuni.

Abbiamo bisogno, come affrontato nel Social forum, di ampliare lo sguardo oltre le città, di mettere al centro una visione trasformativa transfemminista, l’attenzione all’invecchiamento della popolazione, di connettere sempre di più la relazione tra abitare e crisi ambientale.

Sappiamo che abbiamo bisogno di relazionarci e allearci anche con altre reti europee che, come noi, si stanno mobilitando sul diritto all’abitare.

Sentiamo ancor più il bisogno, che a partire dalle esperienze locali, si lavori per rendere le persone che non hanno accesso al diritto dell’abitare protagoniste nella costruzione dei percorsi futuri di questo movimento, investendo anche in pratiche mutualistiche,

Il modello della coalizione sociale, flessibile e aperto al contributo di cittadini, comitati, associazioni, sindacati, attivisti e ricercatori crediamo sia quello più indicato per la costituzione dei poli locali del Social Forum che assumiamo come impegno per il prossimo futuro.

Pensiamo che su alcuni grandi temi che parlano a tutti e nei quali siamo già impegnati localmente, si possano intraprendere delle vertenze nazionali, lasciando ad ogni territorio la scelta delle forme di lotta da adottare. Il mese di Ottobre, dedicato ai temi del right to housing internazionale, potrebbe essere l’occasione per il lancio di queste vertenze:

  • una campagna di denuncia del patrimonio immobiliare inutilizzato e sfitto sull’idea sull’idea della vertenza “vuoti a rendere” di Torino;
  • una campagna per chiedere il blocco della vendita del blocco della vendita del patrimonio pubblico pubblico;
  • una campagna per una moratoria degli sfratti ed il passaggio da casa a casa;
  • una campagna per la regolamentazione degli affitti brevi intorno alla proposta di legge   denominata denominata “alta tensione abitativa”.

Inoltre vogliamo rilanciare una mobilitazione per il diritto alla residenza di tutti, come garanzia di accesso ai servizi sociali e sanitari di base, universalmente riconosciuti.

Inoltre abbiamo assunto l’impegno di convocare dei Social Forum tematici nei territori che si candidano ad ospitarli, come occasione di approfondimento e di mobilitazione su aspetti specifici del diritto all’abitare.

Abbiamo bisogno di ampliare il movimento coinvolgendo altre reti, parti della società civile e della politica. A tal fine proponiamo che in autunno si possa dar vita ad un appuntamento sui temi scaturiti nel Social Forum di dialogo con le amministrazioni locali e la politica nazionale.

Diamo fin da oggi appuntamento al Social Forum dell’abitare per la primavera 2025 a Napoli per facilitare la partecipazione delle reti e delle esperienze meridionali.

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