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Si è tenuta oggi 15 ottobre, presso la Camera dei deputati la conferenza stampa per la presentazione del Tavolo nazionale per definire un vero Piano CASA alternativo a quello del Governo che affronti le criticità e il fabbisogno reale. Un Tavolo promosso dalle opposizioni unite, con l’obiettivo di restituire al Paese una politica abitativa pubblica e strutturale. Alla conferenza stampa hanno partecipato Silvia Paoluzzi, Segretaria nazionale dell’Unione Inquilini; il professore Carlo Cellammare, dell’Università La Sapienza di Roma; l’On.Agostino Santillo (Movimento 5 Stelle); Marco Furfaro (Partito Democratico); Marco Grimaldi (Alleanza Verdi e Sinistra) firmatari delle proposte di legge in materia di diritto alla CASA.
Nel corso della conferenza stampa sono stati illustrati i dati sulla povertà abitativa in Italia, che descrivono una situazione sempre più critica: 2,2 milioni di famiglie vivono in povertà assoluta, e circa la metà paga un affitto. Un’emergenza che, secondo i promotori del Tavolo, richiede interventi strutturali e un serio piano pubblico per la CASA, in grado di offrire risposte reali alle famiglie in difficoltà.
I rappresentanti hanno denunciato come il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, non sia stato in grado di avviare un tavolo di concertazione con le parti sociali e sindacali, limitandosi a un’azione di facciata. Proprio per questo motivo, le opposizioni unitariamente hanno deciso di riprendere in mano l’iniziativa, coinvolgendo tutti gli attori sociali per definire un percorso condiviso e concreto.
“Mentre la Presidente Meloni e il Governo fanno propaganda, le opposizione e le parti sociali intendono lavorare con serietà per restituire alle famiglie italiane il diritto alla CASA e un futuro dignitoso”, hanno dichiarato i promotori del Tavolo.
Il nuovo Piano CASA si pone come obiettivo la costruzione di una politica abitativa degna di un Paese civile, capace di affrontare in modo stabile e coordinato la la questione abitativa, che con i dati forniti dall’ISTAT sulla povertà assoluta e relativa e con i dati sugli sfratti, è ormai una acclarata e strutturale emergenza sociale.



